Ti penso sovente,
il cielo è neutrale, solvente
la sua luce ingloba e dissolve come sapone,
mi sento sporco di ricordi
che danno piccoli frutti acerbi di baci rivissuti.
Quante cose dovranno rompersi per aggiustarsi?
Quel sentimento nostro, che m’avanza,
galleggia come la quinoa che ho messo nell’acqua.
Spurga saponina, come me.
Sono pieno di sapone che non c’è,
ne ho mangiato sulla tua pelle,
come schiuma di spiagge, bava di luna.
Nei ricordi i corpi sono di una pulizia estrema,
e stride così forte la realtà,
i saponi sono privi d’amore aggiunto,
pezzi di malinconia profumati nei supermercati.
Grasso che lava via grasso,
vita che lava via vita,
una bellezza acqua e sapone dicevo.
Bellissima, oltre che originale nello stile e nelle parole…
grazie Alessandra 😉