Flavia faceva sempre le sue cose, ma non ho mai saputo che cose facesse, si limitava a dirmi “oggi non possiamo vederci, perché faccio le mie cose”, e nemmeno sapevo che faccia avesse Flavia, ci scrivevamo soltanto su WhatsApp. Alla centesima volta le ho scritto che delle sue cose non me ne fregava più un cazzo. Per poi pentirmi e scriverle.
-Flavia a dirti la verità le tue cose sono diventate speciali, anzi, se tu un giorno mi chiedessi di venire da te a vedere le tue cose io ti direi di no! Perché temo si rovinino.
-Che stronzate dici? Io e le mie cose siamo cose distinte, faccio le mie cose per lavoro, e lavorando a casa non posso separarmene tu vorresti vedere me e le mie cose?
– Puoi mandami una tua fotografia e una delle tue cose?
-Posso. Ma giura che non ti spaventi, sono cose grosse per un essere umano. Io la foto di una mia cosa te la mando, poi vedi tu.
– Ma è un mostro!
– E che ti credevi?
– Che fosse una cosina
– E invece no. Faccio mostri con i denti a sciabola che sbranano uomini. Vuoi ancora vedermi?
– Con le tue cose no.
– Ma io sono sempre con le mie cose. Io sono quella cosa che hai visto e sbrano gli uomini.
– Ti offendi se ti dico che vederci è una cosa complicata?
– Ti offendi che ti dico che sei uno stronzo superficiale?
– Flavia non è per il tuo aspetto fisico, è per il fatto che sbrani, e poi potevi dirmelo subito che tu e le tue cose eravate la stessa cosa.
– Non ti faresti sbranare nemmeno dopo tanti baci? Nemmeno dopo aver fatto l’amore? Nemmeno se ti sbrano senza farti male pezzettino per pezzettino?
– Tanti baci in cambio di uno sbranamento?
– Si
– E va bene
– Ma sei coglione?
– Ho detto che va bene!
– Appunto sei coglione??? Cancellami dai contatti, solo un pazzo si farebbe sbranare da un mostro dai denti a sciabola. Che poi sono pure un maschio.
– Ok allora addio.
– Hahaha ma tu davvero credevi che la foto che ti ho fatto vedere ero io e che sbrano persone?
– si!
– E invece no! Ti mando la mia vera foto.
– Sei magnifica.
– Si ma tu rimani un coglione, ti saresti fatto sbranare!
– hahaha ma davvero tu credevi che io credevo che tu eri quella cosa nella foto? Guarda che si vedeva benissimo che era la foto di Alien!
– Resta il fatto che non possiamo vederci, perché io faccio le mie cose sempre.
– E allora io faccio le mie cose e tu le tue, e chiudiamo qui questa storia assurda! Che poi chi mi dice che quella nella foto sei davvero tu!
– Se è per questo nemmeno tu mi hai mandato una tua foto.
– Ma io sono tu.
– Sei me?
– Si
– Cioè tu sei quella cosa che sta parlando con me?
– Esattamente
– Quindi le cose che faccio sono le cose che stai facendo tu?
– Ci sei arrivata!
– E allora perché ci scriviamo?
– Volevo parlare un po’ con il mostro che ho dentro.
– E tu mi hai creata solo per una stronzata del genere? Che poi io mi chiedevo ma perché devo fare le mie cose, quando non ho nessuna voglia di farle? Ma vaffanculo!
– Senti, anzi sentiamoci, siamo la stessa cosa ok? Devi renderti conto di questo, devo rendermene conto io per primo, quindi ora al mio tre, io ti chiedo chi sei? E tu non dici nulla ok?
-Ok
– uno… due… tre…
– nulla!
– Sei troppo furba per essere soltanto un mio pensiero.
– Ormai è così, sono un tuo pensiero talmente furbo che si rende conto di essere un pensiero e non vuole scomparire tra i tuoi pensieri. E ora dovrai pensarmi ogni giorno e darmi almeno un bacio.
– Ok Flavia, ti darò un bacio al giorno.
– E un giorno a forza di baci sarò un pensiero talmente grande che diventerò più di un pensiero, ma un cervello e un corpo intero.
– Va bene Flavia, ora però questa storia è finita, dobbiamo lasciarci.
– Un bacio… alla prossima.