Month: luglio 2018

L’amore a volte esagera

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Chi acquista la mia raccolta di poesie l’amore a volte esagera, crede di trovare solo poesie d’amore, quelle ci sono, ma c’è molto altro, e tra le righe. E’ una raccolta zeppa e soffocante, ho cercato di riempire ogni pagina, mettendo meno spazi possibili. In quei sei mesi di selezione mi sentivo così, confuso, non trovavo più conforto nella parola. Ho cercato di mettere poesie che piacessero a quindicenni come a novantenni, perché dentro mi sento così, ho una parte di ingenuità che non perderò mai, e poi perché avevo paura di non poter più scrivere per problemi di salute. Non creo silloge per piacere alla critica, non cerco le parole sofisticate. Se tornassi indietro lascerei più respiro, più pagine mezze bianche, e cambierei il titolo. Ho sbagliato a metterci l’amore nel titolo, trae in inganno, ho le mani sporche di merda non di amore. Volevo intitolarlo la vita a volte esagera, come la fine di una poesia in cui parlo della vita che ci strappa i capelli senza ridarceli indietro.

Il bosco degli uomini ( da- l’amore a volte esagera)

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Non c’è percorso sereno per noi
alla soddisfazione piena,
ma procediamo a scatti,
nervosi, suscettibili, paranoici,
a volte una porta chiusa
ci sentiamo falene dentro alle macchine
brilliamo e poi siamo stanchi
proviamo la nostra morte in silenzio
scartati da ciò che amiamo scartiamo
e ridiamo mentre sappiamo
che non saremo più come prima
e il bosco degli uomini cresce
ci sovrasta e ci fa ombra
tutto cresce anche se stiamo fermi
siamo delicati, ci basta la luce filtrata
un odore che filtri da un vestito
prova a guardare le persona dal basso
non siamo molto diversi dalle blatte
diventiamo brutti per sopravvivere.