Questa piazza schifata dalle rondini,
in questo buco di culo tra i palazzi
mi stupisco di produrre certi profumi
eppure quei corpi ubriachi e sciatti,
che gridano anche di notte
felici per qualche birra
sono seduti come me sul bordo di questo ventre solido .
Il bello è ostaggio dei palazzi, pianoforti
amori prezzati a tempo,
c’è sicuramente un saggio ed un vecchio antennista,
che continuano girarsi di notte
con un pezzo di stoccafisso nell’acqua
che filtrerà i raggi del mattino dalle tende
bianco come le loro natiche.
Ed il pensiero del suicidio passa come un testimone di Geova,
da qualche parte ha fatto famiglia,
da altre si è preso amici tutti interi
da altre è sedato da pastiglie
Da altre è diventato meraviglia.
Quindi ben venga, ogni sorta di felicità.
Crudele e molto bella…