nei cicli mutevoli che hanno le donne,
le muse hanno cicloni e anticicloni
ti aspetto come la risacca di un sogno
aspetto che il mare di catrame
faccia spuntare una Venere
non per farci l’amore
ma per parlarci sopra
parlare sopra a tutto
la tua bellezza è un attico
il tuo odore un tappeto volante
Non so di chi stia parlando
ho sempre avuto una dea in gestazione
che non ho mai partorito.
Month: novembre 2017
Sembra poesia
Prendetevi anche l’asfalto
nelle vostre passeggiate sopra il marmo lucidato dei portici di Zara o Prada
correggete il caffè con il sangue
che cola da un animale squartato
mentre parlate di poesia prima di una cena
l’amore è una statua di ghiaccio
si scioglie prima o poi
e se l’abbracci tutta intera
poi ti ustioni le mani
preferisco prenderlo a cubetti
piccole supposte nel culo l’amore
sono stato silurato dai gabbiani
da una confortevole vita con figli
dall’essere coglione, ma padre
sono solo un coglione che ha paura
di camminare in via senza uscite
e cadere in fratture depressive
di sentire parole dolci uscire da bocche marce
mentre con le vostre tisane di zenzero
create eventi, siete una montagna di mente
slavine di parole
ogni volta che parlare di amore
fate nevicare su un barbone nudo
tutto questo non si vede
sembra poesia.
Pop corn
Sei stata uova turchesi in un nido
una stupita manifestazione
di antipatica bellezza
mi dava leggerezza guardarti
come non avere più cervello
ma una orzata alcolica
sentirsi di cartapesta
un pomeriggio sopra i tuoi i seni
con l’emozione nelle mani
profumavi di pop corn
mangiati sopra un pube
la felicità è una lattina
colpita da fucili ad aria compressa
cadiamo per pochi soldi
a volte non ci solleviamo più.
Andrea Gruccia
Mi adatto
Io mi adatto a tutto
alle montagne piene di neve dietro i palazzi
ai soliti percorsi che mi lanciano nella buca nera.
il passato è un macchina con i fanali
vista dallo specchietto retrovisore
spero che non si fermi l’ascensore
e non chiamare nessun servizio
attivo 24 ore, io mi adatto
alla politica che cambia
al sotto costo dei supercati
mi adatterei sicuramente ai suoi baci
mi sono già disadattato abbastanza
ho punti di partenza che prendono
già in considerazione
il fatto che certe cose sono illusione
un certo amore è come la svapata
della nebbia mattutina
prendo in considerazione
che prima o poi si muore
e che il paradiso migliore che puoi trovare
è una donna che ti aspetta al primo piano
possibilmente senza pagare
io mi adatto a tutto mi appiattisco
mi adatto a brevi conversazioni con militari
con zingare che mi vogliono vendere anelli d’oro finto a venti euro ma sono io che rubo i loro sorrisi
mi adatto alla merda dei cani per strada
a tutto quello che porta via la pioggia
mi adatto a non toccare,
a nascondermi dietro un dito
mi sono adattato a non fidarmi del mio corpo
sono dentro a uno sconosciuto
mi adatto al sole che abbaglia
abbasso gli occhi come davanti alle tue gambe
ci stiamo tutti allenando a non farci più sentire