Il sesso e l’amore fanno quasi lo stesso rumore
ma nel “quasi”
c’è il silenzio dei rami spezzati
sotto la schiena
le righe lasciate dai divani
dei capelli tra le mani
della paura di svanire
nei corpi di
chi si ama c’e’ più rumore
hanno la spinta degli sguardi
fame mai raggiunta
sono sfere che continuano
a penetrarsi nel tempo
a dileguarsi a estinguersi
credendosi soli
fino a riapparire
a incendiarsi
con la forza e il silenzio
della neve nelle valanghe
Month: Maggio 2016
la felicità è disumana
Sono più vicino ai pazzi che ai baci
i pazzi si baciano tra i pazzi
o forse sono più vicino alle piante
che agli umani
ho baciato rose e mangiato petali
ho visto alcuni tigli di cento anni
una famiglia di padri e nonni
e fiori bambini
la felicità non è più umana
la felicità è disumana
guarda un piccolo insetto
che voli che fa
quanto siamo pesanti
nel nostro cercare carne da sfamare.
la felicità dei gatti nel loro regno
non ti sto dando la giusta attenzione
sono troppo distratto
evanescente tra la gente
mi sembrano apparenze
a cui non dover nulla
toglimi da questo assembramento
scappiamo con un camper
e qualche cane di canile
adottiamoci ogni giorno
nella troppa realtà fondo
dammi un sogno che stia in una stanza
la felicità dei gatti nel loro regno
i muri con i buchi sanno volare
Mi piacciono le bruschette all’erba di prato
e i palazzi che perdono l’intonaco
una città in paramano fa schifo
mi piace il degrado elegante
con le fondamenta solide
con palazzi che ospitano chiunque
e non si fanno chiavare
solo da ricchi o artisti disumanizzati
rimango nello stallo del sogno
incagliato nella realtà
i muri che preferisco sono pieni di buchi
l’ho fatto molte volte
mettere le mani tra i muri
sentire un nido caldo di fieno
e prendere in mano un volo appena schiuso
i muri con i buchi sanno volare.
il nero che si nasconde nel bianco
La luna sola non basterebbe per descriverti
ci vorrebbe una luna gigante come se tutta l’alba fosse luna
tutto il chiaro del chiaro che hai
e il nero che si nasconde nel bianco
non spogliarti più per me
se non posso abbracciarti come l’alba con le case,
se fossi fatta di lettere che ti piegassero i polsi
come boccioli non fiorire in quelle pose
se non puoi schiudere nella mia bocca
gli slanci delle tue mani
le nuvole non basterebbero a descrivere
le tue gambe quando si adombrano
le nuvole non hanno quel profumo
lieve da stordirmi e trapassarmi come onde
di una risonanza magnetica
il tuo odore si insinua dentro le mie cellule
non andartene se poi mi rimani in circolo
come un metallo pesante
se per eliminare le fantasie
devo bere e farti scivolare via
come qualcosa di tossico.
scopare scoppiare – nulla e tutto
Alcune persone scopano
altre scoppiano
altre scopano e scoppiano
altre non scopano e non scoppiano
ma prima o poi lo faranno
questo è tutto.
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È meglio la parola nulla che tutto
nulla ti guarisce da ogni cosa
tutto contiene cose che prima o poi dovrai disfarti
non è nulla di grave
è una delle più belle frasi al mondo
e anche se non hai nulla puoi
dire ho tutto quel di cui ho bisogno
quindi il nulla può contenere il tutto
ma il tutto non può contenere il nulla
perché tutto può ancora accadere.
Bi-sogni
Come quei gerani che se gli strofini le foglie profumano di altro
il tuo odore è diventato sempre più incompiuto
talmente amaro da non poterti più osservare
sono deragliato nella realtà
è finito il bi-sogno
il viaggiare sullo stesso binario
per un tempo illimitato o un secondo
riconoscerci tra i passeggeri,
due sogni diventano una realtà
che profuma di altre cose
e ora ho dei bi-sogni in me
sono dentro i miei sogni per sopravvivere
sdoppiato e incantato dalla solitudine
ma è meglio un incubo solo
che due incubi messi insieme.
un pugno di ciliegie
Camminiamo sulla vita che è stata
come onde che cancellano il passato
senza ricordare, quanta gente è passata da qui
su questo pezzo di prato.
Tutto quello che ho fatto è già sabbia
fondale, sono stato esperto di cose
di cui non ho più passione
il treno della delusione è sempre puntuale
gli altri scappano via
rimani tu
a mangiare
un pugno di ciliegie
con nostalgia.
Vorrei approfittare di questa poesia per dire che vendo una graziella blu
Vorrei approfittare di questa poesia
per dire che vendo una graziella blu
una bici che comprai da un anziano
è ottima da compagnia
potete raccontarle tutti i vostri segreti
lei non li spiffererà con nessuno
l’ho usata poco
quasi sempre di notte, è una piccola bici notturna
tenace all’asfalto, adatta per temporali.
Potete anche portarvela a letto,
e autoipnotizzarvi senza bisogno di auto,
facendogli girare le ruote lisce
e sgonfie come le parole sincere,
non gonfiatele a dismisura o potrebbero scoppiare
sta in ascensore, si piega anche in due
l’ho chiamata pegaso,
ha un sellino confortevole anche per culi xxl.
Certi palazzi sono più belli con l’impalcatura
Certi palazzi sono più belli con l’impalcatura che senza
come certi sorrisi apparecchiati
o un dente storto che da solo parla di una persona
e fa simpatia
questa abitudine al liscio, al dritto
le cose rugose trattengono più sugo
un carattere trafilato al bronzo
trattiene qualcosa dei sogni
gli ombrosi, i bronci, hanno come insenature private
spiagge intime e isole di anima