Autore: andreagruccia

Mi piace scrivere, fotografare e dipingere la realtà attraverso la fantasia, e la fantasia attraverso la realtà. Grazie.

I piedi di Saffo

Alcune Poesie tratte dalla nuova raccolta intitolata i piedi di Saffo. Pubblicata da RPlibri

Sai di sambuco

Ho baciato i peli sulle tue gambe

il biancore del fi ume sulla tua pelle

scorre il

tuo presente più fedele.

Il nostro è uno strano rapporto,

mi parli dei tuoi amori femminili

posso respirarti fi no alle ginocchia.

Non provi nulla eppure profumi

di cose che non ricordo.

Quando sei uscita mi è venuto in mente:

ti ho mandato la foto, sai di sambuco.

Continuavi a leggere

Ti ho sfi lato le scarpe

mentre continuavi a leggere.

Hai detto: «Puoi fare quel che vuoi».

L’odore di quel che amo mi calma:

la sua origine ha camminato nelle acque.

Non so perché mi affi ori

così familiare.

Ti annuserei per il tempo delle piramidi,

nella spirale perpetua dei tuoi profumi

mi arrivi nel sangue e io assumo

la tua delicatezza. Mi vengono spontanei

i tuoi movimenti, faccio dei tuoi mignoli

le sponde di una

misura perfetta.

La sillaba che manca

Tu prendi una mia paura senza saperlo.

In questa Torino aperta dal caldo

hai voluto conoscermi prima.

Ci vedremo a casa mia,

hai lo sguardo d’intenzioni mentre

bevi,

mi darai versi da scrivere,

versi formati da sei piedi

in una metrica di esapodi

troverò in te la sillaba che manca.

linee

linee di balconi di strade

linee di alberi, di macchine

linee che formano strutture

linee di colore.

Amarsi è come stare dentro un binario,

che fa la stessa tratta, che crea linee

che non c’erano tra due corpi.

poi sovente rimane il solco

quando tutto è costretto a passare.

linee che portano a parole

ancora intrise di voce

mentre anche i ricordi sono feriti

e perdono lentamente il loro sangue.

(parole e disegno : andrea gruccia)

Equilibrio di un peso. Ciclo “Entropico”

La fisica dice che: ‘L’entropia è anche conosciuta come seconda legge della termodinamica. In natura tutto tende spontaneamente da uno stato di bassa entropia (max. energia) a uno stato di alta entropia (min. energia). Quindi, ogni sistema tende spontaneamente dall’ordine al disordine.”

Questa definizione secondo me è totalmente sbagliata. L’ arte ne è una dimostrazione.
Dal caos iniziale si è progressivamente evoluta a una idea di ‘ordine’. Ad esempio la recente ‘arte analitica’. Come nelle religioni, è ancora l’arte ad anticipare la scienza.

Andrea Gruccia

Creazione della corrente artistica Entropica (Entropismo)

Il mio ciclo pittorico ‘dal caos all’ordine’ è nato un mio bisogno di ritrovare i segni e i colori primari, forme primitive che sento dentro e che ognuno ha dentro di sé.

Cerco di utilizzare i movimenti di energia senza tempo, per cercare ordine attraverso la semplificazione, attraverso la mente meno partecipe, cercando di fare del gesto, una meditazione. P.s. dicono che l’entropia sia una legge universale che porta tutto al disordine.
In realtà l’entropia secondo altre filosofie è una legge naturale che posta all’ordine.
All’apice dei disordine l’universo è già arrivato. Ora siamo nel ritorno della coscienza consapevolizzata. Almeno in questa parte di universo.

Ed è per questo che ritengo opportuno creare una corrente artistica denominata “Entropica”.

andrea gruccia

Il corpo della felicità

La felicità prende corpo quando vuole,

si rifà vedere in primavera nelle aiuole.

L’ho sentita nel tuo corpo,

anche se non eri felice, il tuo corpo

mi rendeva felice.

Le tue mani così leggere, rivedo

ogni tanto in una ragazza

che non conosco, quel modo tuo

di muovere le dita, o di calzare le scarpe.

È molto strana la felicità,

la puoi sentire anche in quello che non ha vita. Negli oggetti o nelle parole.

Conosco il suo odore o mi pare,

che sia nell’aria o in un nuovo incontro

con una donna. È una luce nell’angoscia

di un mare che non mi è dolce naufragare.

andrea gruccia

Andrea Gruccia.
Il corpo di una felicità.
Olio su tela.

blowjob

La salvezza accorre dalle donne
al mattino le vedo truccarsi
specchiandosi al cellulare,
e poi a ridere sovente, ridono
le ragazze con le madri,
le madri con i figli.
Mentre le bambine diventano ragazze
In fretta, e studiano sempre
le stesse cose.
Su Tinder nessuna ricambia,
tornerò a guardare i porno russi,
appena la guerra finirà, facendo
copia incolla in cirillico di:
“Due ragazze succhiano cazzo”
“две девушки сосут член”.
Mi piace la complicità che ci mettono,
la competizione, anche nel porno, crea
qualcosa di straordinario che finisce
con sorrisi e sperma passato in bocca.

Sognavo la giovinezza

Sognavo la giovinezza

tamburellando con le dita su un tavolino nero,

luci da discoteca e ombre cavalcate.

Sognavo sorrisi fosforescenti

nella notte, e l’infrangersi del conoscersi

arrivare come l’onda e disfarsi.

Il monumento ai caduti è una festa

dietro un vetro, non posso sentirvi

anime del mio tempo.

Vi percepisco come il sole su un vecchio gatto,

accucciato all’ombra della vita.