Month: luglio 2016
parlare con te è parlare col muro
Dal torrione che ho sulla testa
si affaccia una ginestra giocosa
un porcilaio vuoto su cui ho buttato calce viva
due finestre d’occhi sono i miei
ma li guardo da dentro
sono una casa che si affaccia allo specchio
la mia rabbia sta su un divano
ogni tanto esulta come quei pupazzetti a molla
e mi viene da tagliare, lacerare, spaccare qualcosa
butto nella notte sacchi di rose marce
tutte parole buone a nulla!
Richiamo tortore dalle campagne e cardellini
che facciano il nido tra i miei neuroni
tutto questo dico, per pochi coglioni
che mi strappano pezzi di fegato
a difendere il cuore ho messo un muretto a secco
e fichi per l’ombra e un fucile
un cane fedele abbandonato nei sogni
e poi una foresta verginissima
per le noiose parole
dovrei fare piovere prima che mi arrivino alle orecchie
ci metto anche nuvole buone
dal torrione che mi ospita
mi faccio paese che vaga
in città, con sempre meno vagare
riparo i tetti, dipingo i legni delle barche
do il bianco alle parete interne
butto via un sacco di immaginette
certi amori come i santi non servono a nulla.
come una rondine che ha perso la rotta
I tetti come onde immobili
palazzi senza salsedine
mi anestetizzo di caldo
potrei essere seduto in fondo a un concerto
sentire i tocchi della tua lingua
come dita morbide su un basso elettrico
occhi belli come treni in corsa
confondere il cuore con la grancassa
due birre ancora piene sul tavolino
capelli come corde di violino rotte
il tuo collo ha aromi naturali
sei un’isola una terra di mirto
cos’è questo fiore nero che sboccia
senza odore, senza sudore
mi ritiro in un fienile come una rondine
che ha perso la rotta.
Mi sento a pazzi
Mi sento a pazzi
a pazzi di vita,
a pazzi di gioia
a pazzi di prezzi
che a sprazzi
spazzano l’amore
e a pezzi
ricompongo
tra i passi dei palazzi
mi sento a pazzi di entusiasmo
non vi permetterò di farmi a pezzi
pazzi
piuttosto impazzirò
di spruzzi di ricordi
come il mare
che non smette mai di farsi bello
nonostante le tempeste.
natura riprenditi tutto
Una casa deve puzzare un po’ di ascelle
che casa è se non puzza un po’ di umano
ed il vento ogni tanto deve sbattere qualche porta
l’erba sgranocchierà l’asfalto
fatevi una ragione la malva è più forte del bitume
coniglio bianco reincarnazione di tutti i conigli mangiati
fai bene a buttarci grandine
bolla più auto che puoi coniglio dei cieli
rosicchia con i tuoi dentini i copertoni
colombi continuate a cagare enormi quantità di guano
ce lo meritiamo
s’ingolfino le grondaie
scrosci l’acqua
ci lamentiamo dei tombini otturati
con tutta la merda che lasciamo
senza sporcarci le mani
solo a parole
dovrebbero dare dei premi a chi lavora nei pozzi neri
non a chi scrive parole
non a chi è padrone dei cortili
e fa lo sbruffone per un lavoro da raccomandato
elefanti dei circhi
rompete le tende
tigri in gabbia
uccelli in gabbia
tori di tutte le corride
riunitevi, abbatte l’economia, le borse
incornate la finanza,
tutto quello che inizia con bank, cash,poker
dicono che il petrolio a 50 dollari allenta la tensione
hanno rubato l’oro, i diamanti
natura riprenditi tutto.