Io e Carlotta abbiamo fatto installare due grossi rulli da autolavaggio della Tamoil nel box doccia, con setole blu e rosse di plastica dura . Li abbiamo subito adattati al nostro corpo, con un grossa potatura,appoggiandoci il corpo in modo da renderli ergonomici, con prove empiriche non prive di dolore. –Cazzo spegni sto maledetto coso!- Fu la prima cosa che dissi, quando quei rulli al posto di massaggiarmi le membra, mi risucchiarono al loro interno infliggendomi leggere ferite da taglio su tutto il corpo. Ma i benefici dopo la sagomatura ,non tardarono a manifestarsi, con una migliore traspirazione epidermica, una migliore irrorazione al cuoio cappelluto e relativo ispessimento dei capelli superstiti, il tutto unito da una pulizia accurata e minuziosa, nonché una tonicità muscolare mai provata prima.
Prima di fare la doccia assieme, ci spalmiamo di una speciale miscela inventata da noi, una crema di burro di arachidi , tuorlo d’uovo, avocado , latte d’asina e semi di cardamomo lasciati rammollire nel sidro di mele tutta una notte. Di solito iniziamo la doccia dando le chiappe alle setole, non dobbiamo fare nulla, solo stare vicini. La manopola ha tre velocità: la 1 crea un movimento ondulatorio e sussultorio, che spinge i nostri corpi a sfioramenti e vibrazioni che creano brividi immediati ; la seconda velocità è uno sconquassamento totale quasi una sottile violenza, per fortuna il rumore meccanico dei perni rotanti e delle setole sulla nostra pelle, copre i nostri urletti di piacere, la maggior parte della volte ci fermiamo a questa fase, perché lo smottamento dei nostri corpi verso le spazzole crea dei piccoli rinculi che fanno proprio al caso nostro. Quando vogliamo esagerare mettiamo la manopola a 3, e li avviene la sublimazione, i nostri corpi si staccano da terra e levitano verso l’alto, per la forza centripeta dovuta alla sfavillamento violento delle spazzole, ed intanto orbitiamo attorno a noi stessi, come pianeti gemelli nella stessa orbita, abbiamo predisposto un timer perché in quella posizione sarebbe impossibile staccarci, ma a volte allungo di due minuti senza dire nulla a Carlotta. A volte con la manopola a 3, facciamo la resurrezione del cigno orgasmico, apriamo le braccia verso il cielo e inarchiamo la testa all’indietro,puntiamo le piante dei piedi verso le spazzole e giriamo sospesi e appesi al nostro baricentro,come i ballerini dei carillon, per poi abbracciarci in volo. Le spazzole a questo punto rallentano di colpo e scendiamo come una navicella spaziale toccando il piatto doccia. Poi camminiamo a carponi fino alla vasca da bagno riempita di strati di asciugamani morbidi e pelli di daino, rimaniamo dentro a quella specie di nido per un tempo variabile dal quarto d’ora al giorno intero, dipende dall’intensità con cui abbiamo orbitato.