L’amaro in bocca arriva
dalla bassa marea della notte
ci lascia scoperti e nudi sulla sabbia nera.
Questo vuoto che ci tatua, un po’ di più.
Resisti al vento, ma non andare più giù di così,
siamo sporchi di quel petrolio,
di quel nero di seppia
non potremo fare a meno
di contaminarci di nero
non nascondermi il tuo amaro,
lo capisco, lo conosco, lo annuso,
è stato un sopruso
l’uso che ha fatto di noi la chimica,
non dovevamo impazzire
non così…
non dovevamo così
sparire…
dimmi quanto sei incastonata
quanto sei precipitata,
non fingerti meravigliata.
Siamo state balene spiaggiate,
vomitate dal mare che amavamo.
Non nascondermi la tua saliva amara.