Il mio romanzo ‘la nuda anarchia dell’anima, inizia così. semplice.
Mia cugina Rebecca mi diede il primo bacio davanti al granaio di Notu, affiancandosi a me con la bicicletta. Avevo dodici anni e lei tredici, una rosa rampicante che entrò nel mio animo. Fu da allora che non mi sfuggì neppure una sua erre moscia, di lei avrei voluto ingoiare ogni parola, rubandola dalle sue labbra. Cercai più volte di riavvicinare la mia bici alla sua, in attesa di un nuovo miracolo, ma lei aspettava che fossi io a fare un passo oltre la mia timidezza. Ripartiva con un sorriso che le illuminava le fossette, e io la seguivo trasognato. Avevo paura che ci saremmo persi per un nulla, per una decisione del destino, per un inciampo.
Seconda mista su carta. 100 x 60
2010 collezione privata.
Andrea Gruccia
