l’impronta del sorriso

In certe note di basso
c’è un accampamento di tempo
il sangue calore sulla punta delle dita
chiede di non essere più carne
l’accostamento dei colori
rende fiori le tue scarpe
ti consumerei il collo
con un leccare di seta
non ricordo il nome di quei fiori bianchi
ma ricordo l’odore dei banchi di scuola
l’odore delle pietre e dei fiumi
vorrei nulla ci attaccasse così ferocemente
da cambiare l’impronta del sorriso
la felicità dei passeri che volano
via con pezzi di pane
siamo scampati a pericoli
abbastanza da riaverci nei nostri anni

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