sei un sogno lungo mille anni

Sai quei portici bassi fuori dalle stagioni

stare seduti in un bar di quelli

per qualche ora,

che sembra strano costi così poco

quasi nulla l’eternità di certi sguardi

anche se ricordo più i sorrisi

o gli occhi chiusi nel sorriso

le strade che fanno il solletico

le mani strette in uno slegarsi

potrei parlarci da solo con un barista con i baffi

ma con te le birre sembrano che ridono

quando la schiuma trabocca

e la disperazione è così annacquata nell’aria

che andrebbe bene un’orzata

un bicchiere vuoto tra le dita

il bar con te è un pretesto

una farmacia avrebbe lo stesso effetto

il legno dei mobili sono barche con vista mare

le bollicine chiare che fanno i nostri baci

sembra tutta finestra per schiarire

mi fai sentire la mansuetudine degli elefanti

in questa terra di morti

sono le rondini che tengono su una città

le fondamenta non servono a nulla

senza questi sorrisi che volano

e fanno ridere le fontane

e le autostrade

e l’ascensore

togliamoci le scarpe

mettiamoci sul divano

accarezzarci piano

che sembra svanire ogni pericolo

sei un sogno lungo mille anni

e allo stesso tempo la guarigione dai sogni.

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