Non so ancora dove sia ponente e levante
per il fatto della gobba della luna
ma so dirti se è calante o crescente
mi viene facile studiare gli astri
e le loro forze disposte in geometrie
e mi chiedo, in che geometria ti ho perduta
in quale angolo acuto ho perduto il tuo bacio
in quale angolo ottuso ti ho lasciato andare via
se sia volere degli astri o mia
la necessità di amarti con tanta nostalgia.
Davanti alla luna sono sempre un bambino,
è sempre nuda non si nasconde
e come una donna di milioni di anni
eppure così giovane
come i giovani affanni
come la gelosia che ho sentito su una panchina
mentre t’immaginavo in collina
per una festa di sorrisi che non era mia
e che certe notti così ti cambiano la vita
in quante lune piene ti ho pensato
con la mia fame da lupo
e mi spinge a cercarti
per ritrovarmi un po’ di più
perché ho voglia di festa
e tutto questo sapere non basta.