Malinconia che migra

un’altra ondata notturna,
in questo migrare di nero
intere giornate nulle, mesi anni
risucchiati dal nero i più bei giorni
migrano, dentro, fuori
tutto deve migrare
ogni ricordo è un’ombra
in attesa di un accordo
appollaiati nel sangue
nello stomaco, paesi di ricordi
migrano milioni di abbracci
di attese e sorrisi rosei contorni
diventano persone,
fanno accampamenti, in attesa di uscire
premono dentro,
il tuo amore, è la loro prigione.
Di questo è fatta la notte, di persone che migrano
e ti attraversano, riconoscendo nella tua felicità
un posto da sostare e poi ripartire
verso un’altra malinconia sconosciuta.

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