Eri così bella che non avevo nulla da dire
in quel punto in cui gli alberi hanno voglia di fiorire
la tua pelle era più forte di ogni fiume
delicata come un cancello caduto sull’erba.
Qualcuno ha chiuso la porta per un po’,
come sono piccoli i petali
mentre ammazzano il pranzo nei mattatoi
le unghie non dovevano chiamarsi unghie
è un nome troppo brutto,
non dovrebbe chiamarsi cranio
la tua testa, non anatomia
la nostra gioia un caffè che viene su
preferisci quello senza caffeina?
A livello di atomi non sei andata via
e appari come il suono di un sax
come il friggere di rullante
in questa pelle nera tesa come un tamburo
il cielo profondo pieno di respiro
schizzo.a.gruccia.