E poi è sempre lei, la poesia
che mi aspetta a gambe aperte
o con le carezze o un intruglio di dolore.
Mi redime dalla mia stessa carne,
senza corruzione.
Senza la maleducazione dello scherzo,
del fraintendimento, degli stessi poeti
che mi sputano addosso il loro ego.
Non me ne faccio una sega,
ho già le mie puttane di parole.