Le parole

Faccio abbozzi di compagnia con le parole
ma è come giocare con le foglie nel vento
Le parole non tengono compagnia come le persone
(Meno male a volte)
non ti tengono la mano,
ti emozionano, indottrinano, ma sono foglie nel vento.
Ne ricordo dieci o venti per volta
le devo sempre abbozzare sottolineare
per dargli la forma di qualcosa,
che resista un minuto
il tempo di essere letto o capito.
Poi ritornano molecole,
non si ricordano di te, devi sempre ricordargli chi sei
cosa vuoi, di cosa hai bisogno.
Le parole lasciate a loro stesse
tornano simboli e deliri
ed i sogni ne sono un esempio.
Non servono nemmeno nelle preghiere,
o basterebbe dirle una volta soltanto
invece di essere ripetute.
Ma le parole assieme ai numeri, alla chimica
diventano invenzioni e scoperte
e più diventano tecniche e più diventano precise
creano nuovi elementi e nuove parole per chiamarli,
nuove soluzioni, nuove prospettive.

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