Non mi piacciono più i poeti che parlano di morte
e magari alla sera bevono il loro chupito,
e forse della morte non conoscono nemmeno l’odore.
O quelli che chiamano la malinconia per stupire
o forse stupirsi, la noia non è malinconia.
Non mi piacciono più, i poeti che chiamano i demoni,
le parole risvegliano incubi,
ma anche armi, e bende, l’ora d’aria
cerco poesie che cancellano il suono di un’ambulanza
cerco evocazioni alla vittoria, non alla sconfitta.
Allora io non ti piaccio più. Stante che la mia, quando arriva, è malinconia. La noia me la tengo. Magari a volte mi scappa come la pipì, ma la faccio vedere raramente. E intendo la pipì
E’ inevitabile la malinconia, quando c’è la devi descrivere e fai luce in zona di ombra, era più per dire di scrivere ciò di sui si ha l’impeto, l’urgenza, senza andare a cercare cose che non si conosce…tutto qui 🙂
…quel che non si vede è poesia e di cose che elenchi e che non ti piacciono se ne vedono fin troppe, fin troppe, in giro.