Tempo fa, la pagina di word mi ha sputato una virgola in faccia, l’ho messa nel cotone umido come facevo con i semi dei fagioli, e con il tempo la Virgola è cresciuta, prima mi stava in tasca, come un portafortuna di corallo nero, ora la posso usare come codina, comincia a fare i primi passi. Quando scrivo, mi sale sul braccio e rimane seduta, si dondola e dice paroline piccole, le devo ingrandire con il carattere “20” per capire che dice, se continua a crescere così diventerà una mezzaluna soprano. Nel frattempo la pagina word non ha più partorito, ogni tanto la percuoto per vedere se esce qualcosa, sono ottime bestioline da compagnia le lettere, non sporcano, imparano in fretta, crescono con le parole. Vorrei tanto una vocale,sono più docili, ma se uscisse una zeta andrebbe bene lo stesso, le Z sono ottime come piani d’appoggio improvvisati, se ne fregano di arrivare prime, le A sono più vanitose ma come sedie da tortura sono meglio delle poltrone delle suocere, vabè quel che verrà verrà, amerei una lettera ebraica o indonesiana allo stesso modo, chissà in quanti le hanno in casa e non dicono nulla. Una volta mi è sembrato di vedere un 1 camuffato da uomo, stava aspettando il treno, magro con un naso lungo, e i piedini messi alla Charlie Chaplin. A pensarci bene credo che la mia nuova vicina sia una chiave di violino, con i bei fianchi arrotondati, forse fa l’amore con i bemolli perché non c’è niente di più porco di un bemolle ingrifato, peggio delle chiavi di basso, diventano dei bequadri che dio comanda! Lei li fa diventare melodie. Sicuramente le città sono piene di pause, ma le pause non le vedi perché quando le vedi ti mettono in pausa, le puoi solo avvertire nel silenzi. Nel frattempo mi godo la mia Virgola, l’altro giorno mi è caduta dalla borsa e a momenti la dimenticavo per terra, una signora passando l’ha guardata schifata, “Quel cane mangia male!” Mi ha detto, a virgola non dirò mai che assomiglia a uno stronzo di cane, crede di essere una principessa tra le virgolette, e se ci crede davvero non è detto che un giorno non le spuntino le tette.
Hai visto mai che crescendo diventi una bella signorina!