E che dire di questa luminescenza lunare
e di quei volti amici che mi vengono in mente in sere così.
Come fermati ad una festa, che continua dal suo iniziare,
come fanali di auto sul lungomare, a dire che il tempo è ancora lì.
Basta un po’ di coraggio per buttarsi in quelle discussioni sospese,
e quelle gambe , non sembra vero, sono ancora punte da zanzare.
E allora mi risiedo su quello scalino, o su quella panchina
e mi accorgo che l’amore come le stelle, continua a viaggiare nel tempo,
e tutto orbita attorno, ed è solo il caso che concentra tutto in un solo istante.
Certi incontri hanno ancora bisogno di parlare, erano troppo ubriachi, troppo stanchi.
Ma l’istante vero,è quello che ti ascolta, ti prende la mano,
quell’istante siamo noi, che ci avvicendiamo.
La luna confonde, è sempre se stessa, non cambia.
La luna è un ricordo sempre. E fa ricordare.
Come bagliori rimangono certi volti, con un senso d’infinito,
mentre tutto è cambiato. Necessitano altre feste
altri incontri; tutto quello che hai da dare sarà indefinito,
con un po’ di timidezza ti siederai ancora,
più acciaccato e risoluto, quello di cui avevi paura
sarà quello che ti darà coraggio,
e con delicatezza chiederai il suo nome,
perché solo chi ama può dare un nome alla luna.
…e abitiamo anche nello stesso quartiere
ciao, ma ti conosco ? 🙂
Credo proprio di no , ma ricordo che mi dicesti che abitavi vicino rebibbia
abito a torino sud 🙂
Dai , davvero ? Allora sono proprio rinco ! Scusami
Chapeau! 65Luna