Ci fossero le palme dal balcone e un accenno di mare,
e balconi abbandonati , affittati solo d’agosto
un sole onesto, sui mesembriantemi sfollati ,
come un ferragosto di cent’anni fa,
ancora appeso ai muri nei vicoli.
Scarpate che affondano lo sguardo
in quell’odore di umanità al diluvio.
Ci fossero signorine, che passassero ogni sera,
trainate dai cani , ed in mezzo a loro
tu, come una farinata prima della cena,
come un diva uscita di scena,
a chiedermi cosa ci faccio seduto sul gradino della nostra casa.