Abbracciarti è ritornare sulla strada

Sono stato in case con finestre che guardavano la stalla
C’è un modo così autentico di separare la merda da tutto il resto
farne parte fino al collo; la coda della bellezza ha una radice invisibile
Vorrei innamorarmi di un viso che conosce il canto delle rane
Che distrugga con un battito di ciglia file intere di palazzi
Io so che le tue mani sanno accarezzare gli alberi,
e sanno scrivere sui tasti del pc, con la stessa leggerezza
di un ballo tribale sopra l’oceano
Non ci sono più farfalle, sono diventate sorrisi sparsi
curiamoci in sussurri, in calori tiepidi e brividi
Le ombre sono come lividi , solitudine di benzinai
Abbracciarti è ritornare sulla strada
Accarezzarti la schiena mi da l’indicazione del nord
questo ti chiederei per ripararci dai venti
quei baci fatti con i denti, dita su ogni vertebra
pelle come un canto, che espande le costole
e soffia la pancia semi di fortuna.

A.G

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