Vorrei Zipparti

Vorrei zipparti, e portarti con me ovunque,
splittarti ad esempio qui, in questo sabato di merda.
Che bello saperti dentro una chiavetta usb
E aprirti già abbracciata a me davanti al pc
con lo stesso odore di quel giorno,
che decisi di comprimere
in un rar, che rinominai “raramorar.”
E poi potresti zipparmi anche tu,
nella scena in cui decidi tu,
nel posto in cui decidi tu,
per farmi uscire perfetto in ogni posto
Potremo fare tante versioni di noi,
quella dove facciamo la doccia assieme,
quella dove facciamo cose sporcaccione
quella in cui litighiamo , suddividerle in cartelle
E salvarle in tutti i pc a nostra disposizione,
mandarle anche alla siae
perché un’amore con i controcazzi
è un bene dell’Unesco
non puoi rischiarlo di perderlo così
o fartelo rinominare da un coglione qualsiasi.
Quanto spazio occuperebbe tutto il nostro amore zippato?
Con dentro tutti baci, anche quelli pensati?
Forse qualche mega o giga,
mi fumo una siga, davanti a questo cielo inzippato di pioggia
sta arrivando un temporale da 64 bit
devo fare l’aggiornamento,
non c’è più spazio nel mio appartamento
quasi quasi me ne esco
ad aspettarti con la pioggia in faccia
quasi imitando Pavese con quella cantante stronza
ma non per sei ore, non fino alla pleurite
ho già la gastrite e quella mi basta
resta il fatto che vorrei averti in tasca.

 

Andrea Gruccia