Tra tutte le sale operatorie (Confessione del Dott: Bertolt Brecht

 

Tra tutte le sale operatorie
io prediligo quelle usate.
I bacili di rame ammaccati, appiattiti sugli orli,
le forchette e i coltelli dai manici di legno
che molte mani hanno tagliato : queste mi parvero
le più nobili forme, ma forse erano reni. Così anche i seni
che circondano le vecchie con i capezzoli,
smussati dai molti piedi che li calpestarono,
coi ciuffi di peli che vi crescono in mezzo : queste
sono felici opere.
Amputate nell’uso molteplice, sovente con forcipe e motoseghe variando aspetto,
migliorano la loro paresi, si fanno pregevoli
perché sovente saggiate.
Persino i frammenti di scheletri
con le loro mani mozze m’incantano. Per me
vissero anch’essi. Furono portati vivi anche se poi lasciati cadaveri.
Anche se travolti da un tram oppure schiacciati da una pressa.
I corpi sotto gli edifici mezzo diroccati
riprendono qui, l’aspetto di maestosi disegni
ancora incompiuti : le loro belle misure
sono già sezionabili; è necessario però
il nostro intendimento. Eppure
hanno già servito, stì inutili pazienti sono anzi già trapassati. Il sentirlo
mi rende felice.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...